GIULIO
Corri uomo, corri e imprechi
contro chi, non si sa,
è nella tua forza il segreto
dell’esistenza scandita
dal ritmo delle stagioni.
Nel sorriso ironico trovi
il senso di un mondo antico,
ormai scomparso, forse perso,
nella modernità effimera
e trasgressiva, contro l’arroganza
di chi ha poco da dire.
Tu Cesare, venuto dal freddo,
hai ancora il segreto nascosto
di chi riesce a donare
Amore e malinconia.
Nella luce del giorno, nei prati,
nel bosco, giochi ancora e comandi
la sfida della tua esistenza rubando
il giorno alla notte,
il sorriso alla tristezza.
La mano stringe l’ascia che
spezza il legno nodoso
della vita, fiero d’aver costruito
senza chiedere mai.
Una sera di novembre, t’ ho visto diverso,
accanto alla tua donna
hai assaporato il calice
della dolce serenità,
e nel silenzio pulito dei ricordi
ti sei fatto cullare
come un fanciullo felice.