…..quando l’amico ci lascia….

Scuola Dante BOLZANO
Scuola Dante BOLZANO

“In ricordo di Giulio Malpezzi” del dirigente scolastico dott. Giulio Clamer

13 agosto 2014 alle ore 12.00

Caro Giulio,

ti voglio dire un forte grazie nell’ultimo viaggio della tua vita terrena.

Sei comparso con sommo imbarazzo nella nostra scuola. Non volevi chiedere nulla, ti bastava la compassione. Ma poi ci hai chiesto tutto, ci hai chiesto tanto bene, ci hai chiesto affetto, aiuto, ci hai chiesto di lasciarti vivere la profonda dignità che tanto amavi.

Noi non siamo riusciti a resistere e abbiamo cercato di darti tutto il possibile. Ma tu caro Giulio ci hai sorpresi da subito, ci hai sorpresi sempre, ci hai sorpresi fino all’ultimo e ci hai restituito molto, ma molto più di quanto ti abbiamo dato.

Ci hai sorpreso con la tua capacità di capire a fondo ciascuno nella sua autenticità, ci hai sorpreso con il richiamo a valori intensi, non di facciata, noi che volevamo essere “polo dei valori”;ci hai sorpreso col tuo esempio altissimo nel riconoscere con semplicità gli errori della tua vita e nel saper ricavare il bene anche dalla più grande sventura, ci hai sorpreso nel non ricordare chi ti ha fatto del male, ma nel sorridere all’infinito a chi ti ha fatto un po’ di bene.

Caro Giulio tu volevi tanto fare un viaggio mitico con me, ma il viaggio più speciale è quello durato i 14 anni della tua presenza alla scuola Dante: è il viaggio che hai fatto non solo con me, ma con tutti i ragazzi, con i docenti, con le segretarie, con i bidelli, con quanti hanno visitato la nostra scuola. La scuola Dante è stata la tua vera casa, la casa per cui hai lavorato con intelligenza e amore, la casa dove ti potevi sfogare, la casa, dove potevi combattere con tanta energia la tua lunga malattia, la casa dove ti riparavi quando non stavi bene, la casa dove ci siamo spesso rallegrati per tanti obiettivi raggiunti.

In questi ultimi mesi della tua vita è successo il miracolo che tu stesso hai causato: sei stato attorniato giorno e notte da persone splendide, da chi ha fatto di tutto e di più per farti accostare con serenità la fine dei tuoi giorni: nella tua acuta consapevolezza hai voluto dirigere e affrontare con il coraggio e la dignità di sempre anche questa battaglia.

Grazie Giulio, grazie perché sei stato grande; grazie perché dopo aver vissuto con te non siamo più quelli di prima,…sicuramente siamo migliori.

Giulio Clamer

Gli sguardi parlano...
Gli sguardi parlano...

Giulio & Giulio

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LA SCOMPARSA DI GIULIO MALPEZZI

Giulio Malpezzi è morto mercoledì 6 agosto 2014 nella sua casa a Bolzano. I funerali si sono svolti presso la Chiesa di Cristo Re. Molti lo ricorderanno per la sua decisa militanza giovanile in un partito di destra. Alcuni lo ricorderanno per passate vicende giudiziarie. Ma Giulio Malpezzi viene ricordato da tutta la Scuola Dante di Via Cassa di Risparmio come una persona speciale una persona bella a cui si sono legati fortemente e con grandissimo affetto alunni, genitori, insegnanti, personale tutto.

Malpezzi era stato accolto 14 anni fa alla Dante nell’ambito di un laboratorio di reinserimento sociale. Quel laboratorio doveva durare pochi mesi, ma la sua grande disponibilità a collaborare intensamente con tutti e i legami di affetto che si sono creati, la generosità del suo impegno che dava molto di più di quanto avrebbe dovuto hanno fatto sì che la sua permanenza nella scuola durasse fino alla sua scomparsa per un male incurabile.

Si è trattato di una bellissima storia umana e professionale di cui la Scuola Dante è fiera per la riuscita di un progetto che è andato molto al di là dell’immaginabile. Negli ultimi mesi di vita che Malpezzi ha trascorso in parte all’ospedale e in parte a casa è stato attorniato giorno e notte dalla presenza, dall’assistenza e dall’amore di persone di quella scuola che era diventata la sua famiglia, di quella scuola che ha completato egregiamente il bene dei pochi parenti che si interessavano di lui.

Alla Dante Malpezzi collaborava con la segreteria, gestiva l’archivio, predisponeva carte e materiali utili per l’attività amministrativa e didattica della scuola, lo ha fatto per 38 ore alla settimana quando era retribuito nell’ambito dei progetti scolastici solo per poche ore settimanali. Oltre al contributo di lavoro per il buon andamento della scuola, Giulio (così familiarmente era chiamato da tutti) rappresentava un punto di riferimento sicuro per trovare aiuto nelle cose piccole, ma anche in quelle grandi, come ad esempio l’avere un particolare occhio per i problemi di uno studente o di un genitore o di un docente, nel dare una mano con grande cura, prudenza e intelligenza.

Malpezzi è stato questo e molto di più, ha decisamente arricchito il progetto pedagogico e organizzativo della Dante, soprattutto si è dimostrato una colonna nel creare e nel mantenere comunità e senso di appartenenza. Ora manca fortemente a tutti, resta il ricordo commosso e l’esempio indelebile di un uomo retto, con alto

senso dei valori e della dignità personale, di un uomo che ha saputo cambiare la sua vita e quella di molti altri.

Giulio Clamer

..la bellezza...
..la bellezza...

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